BRC - IFS – ISO 2200:2005 


La ISO 22000:2005, il BRC e l’IFS rappresentano le principali certificazioni di sistema o di processo del comparto alimentare.

BRC ed IFS sono sostanzialmente standards di certificazione “customer-oriented” e scaturiscono perciò dalla necessità di rispondere a richieste specifiche da parte dei retailers (clienti della grande distribuzione commerciale)

BRC e IFS dicono “cosa fare”, sono nate in una logica di audit di parte seconda (cioè ispezioni su fornitori), sono molto più dettagliate e concentrate sugli aspetti applicativi del processo e della lavorazione.

Si rivolgono entrambe ad aziende del comparto alimentare ma che hanno una clientela differente; ogni grande retailers decide la norma volontaria da certificare se BRC o IFS , a differenza della iso 22000:2005 che benché anch’essa sia una norma volontaria è una norma approvata da UNI ISO è quindi posta ad un livello gerarchico “superiore”:

ISO: International Organization for Standardization

UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione

ISO 22000:2005, è una norma decisamente più completa, flessibile e quindi utile per l’intero comparto alimentare (non solo per food propriamente detto, ma anche packaging o macchine alimentari…), se non altro perché l’approccio come norma “ISO” è positivamente meno schematico e più facilmente calzante a ciascuna specifica realtà aziendale, anche la più piccola e “particolare”.

la ISO 22000 non è affatto più semplice e meno impegnativa da implementare rispetto a BRC o IFS in quanto, in quest’ultimo caso, è sufficiente che l’azienda sia conforme ai requisiti puntuali previsti dagli standards, mentre la ISO 22000 prevede un approccio integrato e più complesso alla questione sicurezza alimentare (in termini ad esempio di individuazione e corretta gestione dei PRP, PRP operativi, SSOP, ecc.), quindi non soltanto un mero rispetto di punti di una fredda checklist, la ISO 22000 è indubbiamente norma molto più “viva” ed interpretabile, a tutto vantaggio dell’effettivo risultato di sicurezza alimentare e quindi anche di maggiore qualità produttiva per l’azienda.

La ISO 22000 tende a dare alle aziende dei principi che sono di tipo gestionale ed organizzativo, dice “come fare”;

La ISO 2200:2005 è molto meno concentrata sugli aspetti strutturali.
Con gli standard BRC ed IFS c’è una partecipazione attiva da parte della GDO sia nella stesura che nelle revisioni e questo rende probabilmente BRC ed IFS più conosciuti a livello internazionale.
Tutte e tre le norme sono molto attente alla qualifica dei processi e delle strutture, le qualifiche risultano essere per categorie di prodotto.

BRC British Retail Consortium

E’ un’organizzazione che rappresenta i commercianti inglesi (dal piccolo rivenditore agli ipermercati). Rappresenta oggi la voce dell’industria alimentare inglese e fornisce ai retailer una piattaforma unica di dialogo.

IFS International Food Standard

Rappresenta i commercianti tedeschi, francesi e italiani (dal piccolo rivenditore agli ipermercati), i responsabili della sicurezza per il consumatore. Il campo di applicazione delle due norme sono TUTTI I PROCESSI, DALLA PRODUZIONE, ALLO STOCCAGGIO (esclusa la vendita, consegna e stoccaggio c/o rivenditore-cliente finale)

Quali sono i BENEFICI ATTESI DAGLI STANDARD per le aziende che si certificano?

  • Stabilire un protocollo comune certificabile
  • Diminuire le verifiche ispettive da parte dei clienti
  • Assicurare qualità, sicurezza e conformità legale dei prodotti
ISO 22005:2007  Rintracciabilità nella Filiera Alimentare e Mangimistica

Rappresenta la certificazione di prodotto per eccellenza. La norma internazionale ISO 22005 nasce dalla una norma italiana UNI 10939, prima tra tutte nata con lo scopo di dare traccia e trasparenza alla filiera ed alle materie prime. Essa può supportare la sicurezza alimentare ed infatti è stata inserita nella serie ISO 22000, ma è uno strumento flessibile, utilizzabile da tutti i soggetti della filiera agroalimentare per raggiungere anche altri obiettivi.